Si è tenuta a partire da Sabato 27 Aprile 2024 ore 18 la mostra collettiva dedicata alla Natura Morta edizione 2024.
La “natura morta”, termine che risale al tardo Rinascimento, rappresenta un genere artistico che ha attraversato i secoli, evolvendosi e adattandosi alle varie correnti culturali e artistiche. Originariamente utilizzato per descrivere opere che ritraggono oggetti inanimati, il termine ha assunto diverse sfumature linguistiche e concettuali nelle varie culture europee, riflettendo la diversità e la ricchezza delle interpretazioni artistiche.
La natura morta, nel suo significato più profondo, trascende la semplice rappresentazione di oggetti quotidiani per esplorare temi universali come la mortalità, il tempo e la bellezza effimera delle cose materiali.
Nel corso della storia dell’arte, la natura morta è stata spesso relegata a un ruolo marginale nella gerarchia accademica, ma ha sempre mantenuto una presenza costante, testimoniando la continua fascinazione degli artisti per l’esplorazione della forma, della composizione e del colore. Con l’avvento della modernità, tuttavia, la natura morta ha guadagnato un nuovo riconoscimento, diventando un mezzo espressivo potente per gli artisti che cercavano di sfidare le convenzioni e di esplorare nuove possibilità visive.
Ecco gli artisti presenti a questa edizione curata e ordinata da Massimiliano Sbrana:
Ballantini Stefano, Berti Alberto, Borin Luciano, Bracciotti Michele, Carta Daniela, Cincidda Maria Cristina, Corrado Mimmo, Dell’Aiuto Paolo, Dolfi Marco, Frascari Sergio, Guevara Wilson , Guttuso Renato, Martini Alberto, Morelli Guido, Nido Roberta, Norelli Luigi, Pizzato Marina, Sbolci Renzo, Sbrana Giulio, Schwehn Barbara , Severin Diva, Strobino Oria, Viviani Giuseppe, Volpi Alessandro.