Recensione Prof. Cav. Giancarlo Alù

Recensione della Pittrice Diva Severin a cura del Prof. Cav. Giancarlo Alù

Gli Artisti sono esseri particolarmente toccati da una Grazia speciale che li dota di finissima sensibilità e di capacità interpretativa straordinaria del mondo metafisico che ci circonda.

Ovviamente è l'esperienza di vita che apre il cuore e l'anima dell'Artista: "Artificies qui facit usus adest", diceva Ovidio.

Ed essi hanno un bisogno psico-fisico di condividere con il prossimo tutte le proprie emozioni, sentimenti, pensieri, rappresentati da loro attraverso la pittura, la scultura, la musica, la poesia ecc.

E' forse un dono di un'Entità superiore o forse delle Muse... ma è un fatto che Artisti si nasce, non si diventa.

Diva Severin è nata artista.

Diva Severin è una Artista di impressionante forza espressiva, corroborata da uno stile e da una tecnica pittorica straordinaria.

Io, nella mia lunga carriera di Critico, ho scoperto veri talenti, che non avevano mai pensato di esporre le proprie Opere, per ragioni di modestia, o per non conoscenza delle maniere, le persone e i luoghi ove rivolgersi.

Ma non ricordo di avere mai scoperto una vera, intelligente, colta e sensibile Artista come Diva Severin.

E dico questo non perché amo panegirici oziosi, o complimenti per gentilezza di cuore, ma perché ho sentito, visionando alcune sue meravigliose Opere, quella emozione che si avverte avanti a un capolavoro del calibro di Manet o Cézanne o dei nostri Guttuso, Sassu o Cassinari.

La pittura di Diva Severin è una pittura colta, assolutamente di avanguardia, pur nel suo attingere all'esperienza antica, da lei riveduta sotto una luce nuova, vigorosa, e rivitalizzata in maniera vibrante e commovente.

Nature morte, paesaggi, ritratti, composizioni floreali e molto altro sono i soggetti dei suoi lavori, nei quali Diva Severin coglie la loro essenza surreale e con una maestria veramente accademica ne trasfonde i significati.

Nella composizione, purtroppo senza titolo, (il quale potrebbe essere "Tempo, memoria e vita") che rappresenta una composizione di melograni, castagne, uva con pampini e due caffettiere di rame, c'è tutto un mondo di sensazioni anche extracorporee, che veramente impressiona.

Tutti questi elementi si sviluppano in orizzontale, in un insieme architettonico strutturato sapientemente e sono posti su di un tavolo con una tovaglia che sa di pulito, di stirato e che già prepara l'occhio dello spettatore ad assorbire le sensazioni del quadro.

Tutta la scena è rischiarata da una fenomenale luce radente che crea sul rappresentato un bellissimo contrasto chiaroscurale di gusto caravaggesco, e fa risplendere la frutta in primo piano, immergendo le altre cose poste in seconda fila in una calda penombra ambrata.

Lo sfondo è bruno, caldo, morbito e l'elemento che infine dà un tocco geniale all'Opera è la tacita, direi solenne, anche se discreta, presenza di due caffettiere di rame che sembrano quasi essere guardiani di questa magica rappresentazione.

Una di esse, elegantissima, si erge nobilmente sopra la frutta, mentre l'altra fa capolino in fondo, in un punto silenzioso.

Ed è proprio un silenzio solenne che grava sul rustico contesto, ma esso è ribombante di suoni e di colori palpabili.

C'è compiuta tutta la sobrietà, la laboriosità, la saggezza antica dei padroni di casa; anzi, essi sono i padroni di casa e nell'aria si avverte odore di pane fresco appena sfornato, l'aroma del caffè forte ed impregnante che si mischia mirabilmente con l'odore dolce dei melograni e dell'uva.

E' un vero e proprio miracolo di Arte iperrealista-metafisica, in cui tutti gli elementi della composizione, inclusa la bellissima tovaglia da tavola, creano metafore e significati reali ed onirici nello stesso tempo.

Eleganza, classe, armonia costruttiva della composizione, sono gli elementi che ricorrono in tutte le Opere di Diva Severin: infatti, una composizione (il cui titolo potrebbe essere:"Classe") di fiori in vaso su di un antico mobile, accanto ad un foglietto e ad uno svelto candeliere dorato, del 1994 e un "autoritratto" dello stesso anno, sono sulla stessa linea di pensiero.

Eleganza, classe, armonia descrittiva i comuni denominatori dei due lavori.

Il quadro dei fiori è una gioia per gli occhi e per l'anima.

E' una composizione musicale, dove gli effluvi e la stessa scioltezza descrittiva dei fiori vibrano come note di Antonio Vivaldi, con notevole armonia compositiva per la misurata, saggia disposizione scenografica dei vari elementi esposti.

La classe è nel contesto della pittura, per la varietà e tipologia dei fiori e per la loro pstura che richiama l'Arte dei fiorai giapponesi.

Così, anche l'"Autoritratto" coglie tutta l'essenza di elegante femminilità e la sua classe s'intuisce come una dolce entità profumata.

L'armonia è presente nell'anatomia delle bellissime spalle e nell'inquietante, profondo, intenso sguardo che fanno di esso un vero importante capolavoro di pittura Contemporanea.

La ricerca pscicosomatica del bellissimo ovale del volto riecheggia i nobili voltidelle aristocratiche committenti di Ingres.

Altre spettacolari Opere sono, per esempio, quella del tozzo candelabro di ottone, la cafettiera al macinino del caffè che assumono comportamenti, significati propriamente umani.

Ed è ancora la luce violenta e radente e le coneguenti ombre, che infondono in questi oggetti un afflato vitale.

Vorrei poter avere spazio e tempo per descrivere, dilettandomi, altri lavori come quel meraviglioso bacino scuro e largo che contiene fiori che non sono fiori ma stelle, emozioni, gioie, amori, armonie... dipinta di sguincio e che sembrano protendersi verso la luce abbagliante del sole vivificatore che proviene da una finestra, come nelle scene fiamminghe del 1600.

Per non parlare poi della "Strada nel bosco", di una bellezza sovrannaturale, della "Veduta con barca" e altre meraviglie ancora......

Diva Severin è certamente una grande, completa Artista che può tranquillamente aspirare ad altissimi orizzonti, che ha avuto il dono di elargire gioia e serenità al mondo dell'Arte Contemporanea con una tecnica che è piena di un passato glorioso e colma di insegnamenti per il futuro dell'Arte mondiale.


Prof.  Cav.  Giancarlo Alù